ricexperience virtuale nelle risaie di Piemonte e Lombardia

RICEXPERIENCE: TRA RISO, RISOTTI E CULTURA

Anche in questo periodo di lockdown, quando ancora stiamo rispettando l’appello #iorestoacasa, possiamo fare una vera ricexperience tra le risaie. Normalmente è questa la stagione della semina e dell’allagamento dei campi. Non possiamo ancora goderci questo spettacolo, ma un tour virtuale lo possiamo fare!

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RICEXPERIENCE VIRTUAL TOUR n.3 Casaleggio NO – Chiesa di Sant'Antonio . "IN VOLO SULLE RISAIE" Sulla strada di campagna tra Castellazzo Novarese e Casaleggio, i ruderi della chiesa di Sant’Antonio Abate sono completamente circondati dalle risaie. Al momento è completamente distrutta la copertura, restano visibili infatti solo le strutture laterali in mattoni e il campanile. La torre campanaria, a base quadrata, si alza per cinque piani delimitati da cornici marcapiano, monofore e bifore e termina con un cupolino in pietra. È già citata nel XVI secolo, mentre in una visita pastorale del 1773 si riporta che vi si celebrava la messa nel giorno del santo patrono. La vegetazione rampicante ha quasi del tutto coperto le pareti esterne, dando al luogo un'atmosfera magica. Photo Courtesy @giannibagnati #ricexperience #guidaturistica #visiteguidate #risoitaliano #risaie #paddyfields #ricepaddies #ricefields #fotoaerea #aerialphotography #casaleggio #novara #risaienovaresi #buonapasqua #virtualtour

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Possiamo anche fare un salto indietro nel tempo, andando a scoprire virtualmente nei musei etnografici locali come si svolgevano i lavori in risaia prima della meccanizzazione. Proprio qui si parla di animali che aiutano l’uomo in campagna, di donne al lavoro, di conquiste sindacali e di vagonate (letteralmente) di mondine. Sapevate che nel 1906 sono proprio le mondine a far ottenere, nelle terre di risaia, la regolamentazione delle 8 ore della giornata lavorativa? Fare questo salto nella storia è a tutti gli effetti una ricexperience virtuale!

Nella letteratura e nel cinema

C’è poi la letteratura, che ci offre uno spaccato inaspettato sul mondo del riso e del risotto. Giovanni Pascoli, nel 1905, per esempio, è protagonista con il cronista del Corriere della Sera Augusto Guido Bianchi di un epistolario che vede proprio la ricetta del risotto tradotta in poesia. Questa stessa ricetta del poeta finisce sulla prima pagina de “La cucina italiana” nel 1930. Proprio con questa poesia sul risotto scopriamo un Pascoli inedito!

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presenta "VENERDì RISO" GIOVANNI PASCOLI E IL RISOTTO Nel 1905 Giovanni Pascoli e il cronista Augusto Guido Bianchi si scambiarono poesie a tema "risotto". Nel 1930 la stessa ricetta di Pascoli viene pubblicata su "La cucina italiana", dove in prima pagina ogni mese si trovavano ricette in forma di poesia, firmate da illustri poeti del periodo. Eccola: Amico, ho letto il tuo risotto in …ai! E’ buono assai, soltanto un po’ futuro, con quei tuoi “tu farai, vorrai, saprai”! Questo, del mio paese, è più sicuro perché presente. Ella ha tritato un poco di cipolline in un tegame puro. V’ha messo il burro del color di croco e zafferano (è di Milano!): a lungo quindi ha lasciato il suo cibrèo sul fuoco. Tu mi dirai: “Burro e cipolle?”. Aggiungo che v’era ancora qualche fegatino di pollo, qualche buzzo, qualche fungo. Che buon odor veniva dal camino! Io già sentiva un poco di ristoro, dopo il mio greco, dopo il mio latino! Poi v’ha spremuto qualche pomodoro; ha lasciato covare chiotto chiotto in fin c’ha preso un chiaro color d’oro. Soltanto allora ella v’ha dentro cotto Il riso crudo, come dici tu. Già suona mezzogiorno…ecco il risotto romagnolesco che mi fa Mariù. testo a cura di Giulia Varetti per Guidelaghi Fonti: movio.beniculturali.it e risotto.us #guidelaghi #risoitaliano #risotto #letteraturaitaliana #giovannipascoli #poesia #cucinaitaliana

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Da una ricexperience letteraria passiamo a una ricexperience cinematografica. “Riso Amaro” è senza dubbio diventato un film cult: con il linguaggio del neorealismo, Silvana Mangano, Vittorio Gassman, Raf Vallone e Doris Dowling ci trasportano nel mondo del lavoro delle mondine. Lo fanno tra le centinaia di comparse che erano le vere mondine e i veri lavoranti della Cascina Veneria di Lignana, nel Vercellese.

La stessa cosa succede qualche tempo dopo con “La risaia” dove la protagonista è la bellissima Elsa Martinelli e siamo nelle risaie e tra le genti della Cascina Graziosa di Cameriano, nel Novarese. Proprio rivedendo queste immagini, in attesa di poter riprendere le visite guidate, possiamo far sì che la potenza della ricexperience, la completa esperienza turistica e culturale nel mondo del riso, possa continuare.

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