MUSEO FERROVIARIO DI PIETRARSA, UNO DEI LUOGHI PIÙ INSTAGRAMMABILI DEL MONDO

Uno dei luoghi da visitare, almeno una volta nella vita, è il Museo Ferroviario di Pietrarsa. Un luogo senza tempo, dove ogni suo angolo sembra essere stato creato per poter scattare foto super Instagrammabili! Oltre a scoprire la storia delle Ferrovie Italiane, qui potrai godere di una vista senza filtri del fantastico Golfo di Napoli.

Macchina fotografica in spalla e vieni con me!

MUSEO FERROVIARIO DI PIETRARSA

La storia delle Ferrovie Italiane, in un Museo senza tempo

Qui è nata la storia delle Ferrovie Italiane.

Il 3 ottobre 1839 nel Regno delle 2 Sicilie veniva inaugurata la prima strada ferrata d’Italia che congiungeva Napoli a Portici.

Nel 1842 Pietrarsa diventa la prima officina d’Italia dove si costruivano e riparavano locomotive ferroviarie.

L’avvento dell’elettricità relegò le vaporiere al solo traffico merci. Il declino del vapore definì anche quello dell’Opificio.

Nel novembre 1975 le officine vennero definitivamente chiuse.

Il 7 ottobre del 1989 in occasione del 150 esimo anniversario della Napoli-Portici il Museo veniva aperto al pubblico.

MUSEO FERROVIARIO DI PIETRARSA

Pronti ad entrare nei meravigliosi padiglioni?
MUSEO FERROVIARIO DI PIETRARSA

Il primo consiglio che posso darvi è quello di non seguire la linearità dei padiglioni mentre effettuate la visita, ma cominciate  a godere per prima cosa della splendida vista che si apre davanti a voi, con al centro il giardino Mediterraneo.

MUSEO FERROVIARIO DI PIETRARSA

Percorrete i lunghi binari che dividono i padiglioni, (dove una foto è d’obbligo) e arrivate all’imponente statua di Ferdinando II di Borbone. Una vera chicca del museo ferroviario di Pietrarsa.

MUSEO FERROVIARIO DI PIETRARSA

La Cattedrale

MUSEO FERROVIARIO DI PIETRARSA

Entrate nel Padiglione Tornerie dove troverete tantissimi archi (che le conferiscono la solennità di una chiesa gotica), per questo battezzata dagli operai dell’officina “La Cattedrale”.

Al suo interno troverete il bellissimo plastico “300 treni” dove, premendo un bottone, il trenino comincia a muoversi e seguire un fantastico percorso.

Il Padiglione senza tempo

Il grande padiglione montaggio è dedicato all’esposizione delle più importanti locomotive a vapore delle FS. Il salone delle vaporiere permette di scattare davvero fantastiche foto.

Ponetevi al centro del padiglione e cominciate a scattare delle foto dove, chiudendo gli occhi, vi sembrerà di ascoltare il fischio di partenza delle vaporiere e che comincino a riprendere vita. Uno dei pezzi da ammirare con maggiore stupore è la riproduzione della locomotiva “Bayard” gemella della Vesuvio,

utilizzata per la prima tratta ferroviaria Italiana. Dietro di essa c’è un fantastico allestimento multimediale che, compreso nel prezzo del biglietto, vi permetterà di vivere un’esperienza tridimensionale nella storia delle Ferrovie.

Il padiglione delle “Bellezze”

Soprannominato così da me, il padiglione Caldaierie e forni, perchè al suo interno ci sono tantissime carrozze e locomotori storici che vi sorprenderanno. Qui avrete addirittura l’opportunità di salire su alcune di esse. Le mie preferite e quelle che amo di più fotografare sono queste:

  1. Le Regie Poste

Un vero e proprio ufficio postale su rotaie con tanto di buca per la spedizione di lettere, poiché non esisteva ancora un servizio postale territoriale, il treno arrivava in ogni stazione e nelle sue carrozze era permesso chiedere i servizi che questa offriva.

    2.  Cellulare del trasporto detenuti

Questa è la carrozza che mi ha più “Impressionata” poiché al suo interno sono presenti cellette indipendenti dove venivano trasportati i detenuti. Potete addirittura entrarci per fotografarle, però all’epoca per questioni di sicurezza nessuno poteva farlo, tranne i detenuti stessi.

    3.   Carrozza del treno “Cento Porte”

Si trattava di un convoglio avente sportelli multipli che consentivano di far salire i viaggiatori direttamente al loro posto e gli arredi interno hanno l’aspetto di un vero film western.

  4.  Carrozza Salone del treno Reale

MUSEO FERROVIARIO DI PIETRARSA

La carrozza più bella di tutto il padiglione è sicuramente lei.

Il treno costruito dalla Fiat per il matrimonio reale del principe Umberto di Savoia, erede al trono d’Italia con Maria Josè del Belgio. Il 10 gennaio del 1930 lasciava la stazione di Roma Trastevere per arrivare in Belgio e condurre la famiglia reale in Italia.

Le decorazioni sono in oro zecchino, ma quello che subito salta all’occhio è il grande tavolo che si trova al centro della carrozza. Purtroppo non si può entrare al suo interno, ma si può ammirarla da fuori in tutto il suo regale splendore.

5. Le vecchie Littorine

MUSEO FERROVIARIO DI PIETRARSA

Queste carrozze, al primo sguardo, ricordano un autobus più  che una carrozza ferroviaria. La leggenda su di esse narra che, in pieno regime fascista,  i progettisti della Fiat si fossero ispirati al ritratto del Duce. Infatti c’è chi rivede nel profilo tondeggiante la fronte glabra del capo del regime.

6. Il treno dei sogni

All’interno di questo padiglione avrai la possibilità di salire su questo vecchio treno e poter ricreare la simulazione di guida. Sono presenti la cabina di comando e i vari vagoni dove puoi comodamente sederti, chiudere gli occhi e fatti scattare una foto mentre sogni di viaggiare verso un luogo senza tempo.

Qui tutto parla del passato che si fonde al presente, ma, mio luogo del cuore in questo magico posto, è la ricostruzione di una vecchia pensilina ferroviaria.

MUSEO FERROVIARIO DI PIETRARSA

Qui potrete scattare delle foto mentre fingete di aspettate il treno, i cui finestrini affacciano su una vista mozzafiato : il golfo di Napoli.

MUSEO FERROVIARIO DI PIETRARSA

Ph: Alessandro Cicatiello

Informazioni :

Dove si trova: Via Pietrarsa, 80055 Portici NA

Orari apertura: lunedi – mercoledì Chiuso

giovedì : 14:00 – 20:00

venerdì : 9:00 – 16:30

sabato : 09:30 -19:30

domenica : 09:30 – 19:30

Per maggiori dettagli vi invito sempre a seguire le pagine social del Museo, dove troverete sempre tantissime informazioni.

Costo del biglietto: 3 euro

Ringrazio il Museo ferroviario di Pietrarsa per la disponibilità che mi ha dimostrato. Un ringraziamento speciale anche a Irene e Sylvia, per la pazienza e la gentilezza mostrata.

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