I VILLAGGI DI TINOS

Ogni anno, dal 1994, vado in Grecia. Fosse anche solo per due giorni, ma il mio corpo e la mia anima ne hanno bisogno. Appena vedo i colori del cielo, il blu del mare, i paesini piccoli e spensierati io sto bene e torno a respirare.

Questa estate ho scelto Tinos, un’isola delle Cicladi che ho sempre scartato perché grande, troppo vicina a Mykonos,  con una chora estesa e una chiesa che mi incuteva timore.

Stavolta l’ho scelta perché, avendo pochissimo tempo, dovevo optare per un viaggio breve e così ecco che la vicinanza a Mykonos è diventata un pro invece di un contro. Mi è piaciuta? Molto Tornerei? Assolutamente sì.

La cosa di Tinos che mi ha colpita maggiormente sono stati i suoi villaggi.

Kardiani 

Kardiani è il primo che ho visitato, quasi invisibile dall’esterno, completamente arroccato sul costone della montagna. Un dedalo di viuzze strette, di scale ripide, di piazze incastonate tra il bianco e il blu. Mi sono persa passeggiando con lo sguardo sospeso tra il mare che si apre a perdita d’occhio e la montagna che sovrasta. Ho cenato alla taverna Perivoli, anche questa una delizia da cercare tra vicoli e scale, che ripaga con una cucina davvero casalinga e genuina!

Kampos

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Il secondo angolino nascosto che ha rapito il mio cuore è stato Kampos. Poco più di una manciata di case, anche queste nascoste e curatissime. Casualmente c’era una festa la sera in cui sono capitata in questo piccolo villaggio interno: musica, balli e tanta allegria per i vicoli, anche qui come da tradizione stretti e bianchi. La serata è stata allietata da una cena avvolta nella bellezza da Xoreutra: pochi tavolini sui toni del bianco e del verde, radunati tra un campanile azzurro e i fiori rosa. E’ facile restare rapiti da tanta semplicità che ti avvolge con colori, profumi e sapori che parlano di verità.

Dyo Choria

tinosE cosa dire di Dyo Choria? Arrivando dalla strada principale si vede solo una scalinata con i tavolini di un ristorante dove ho gustato un’altra ottima cena. Salendo le scale si finisce in una piazza dove sembra che il tempo scorra seguendo ritmi diversi. Tre locali condividono lo spazio con i loro tavoli e le sedie. Un filo di bandierine e di lucine passa tra gli alberi ad impreziosire il tutto. Un bicchiere di Rakomelo caldo, una copertina sulle gambe e si ha l’opportunità di trascorrere un dopocena ricco di semplicità e bellezza. Davvero una perla in centro all’isola.

 

Panormos

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Tornando sulla costa, invece, non si può perdere un pranzo a Panormos.        Tipico villaggio di pescatori con le taverne lungo il molo a fare da cornice ad un mare blu intenso, degustando sardine mentre i bambini si tuffano tra risate e spruzzi. Poco più di una passeggiata, tra le bellissime baie del nord dell’isola.

Pyrgos

tinosL’ultima perla che ho avuto la possibilità di visitare a Tinos è Pyrgos. Dall’animo elegante e “modaiolo” completamente avvallata nella parte nord ovest tra colline e panorami mozzafiato. Qualche viuzza con negozi curati e accoglienti conduce nella consueta piazzetta dove sedersi per un caffè o un bicchiere di ouzo aspettando il tramonto per poi rincasare.

Che il mare in Grecia sia meraviglioso non ci sono dubbi, ma se, come me, non siete tipi da spiaggia e lettini, non perdetevi quest’isola, ne vale davvero la pena!

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