La Rossa, la Dotta, la Grassa, non si può non parlare di Bologna partendo dai soprannomi che l’hanno resa famosa e fatta diventare una delle città più visitate in Italia.
Forse non tutti sanno che viene chiamata la Rossa per il colore dei mattoni con i quali fin dal Medioevo sono stati costruiti torri e palazzi, e più recentemente per le rosse Ducati e Ferrari che con Lamborghini e Maserati fanno di Bologna e la sua regione la terra dei motori. La Dotta, per la presenza dell’Alma Mater Studiorum, fondata nel 1088 è la più antica università del mondo occidentale. La Grassa, e qui credo non ci sia bisogno di spiegazioni, per la sua cucina famosa in tutto il mondo.
Ma Bologna è molto altro e grazie alla sua bellezza ha ispirato scrittori, cantanti e registi.
La città emiliana è stata il set ideale per molti film, ed è proprio attraverso loro che proveremo a conoscerla, guardandola da un punto di vista diverso, attraverso gli occhi della settima arte. Per iniziare, non si può non partire dalla stazione centrale, luogo di arrivi e partenze, teatro di addii e arrivederci e, purtroppo, nel caso di Bologna, tristemente famosa per una delle più grandi tragedie avvenute nel nostro paese.
Qui i fratelli Taviani nel 1967 hanno girato “I Sovversivi”, mentre Michele Placido nel suo “Romanzo Criminale” del 2005 ha ricordato la terribile strage del 2 Agosto del 1980.
Uscendo dalla stazione e percorrendo Piazza Indipendenza si possono ricordare alcune scene di “Ma quando arrivano le ragazze?” di Pupi Avati, regista bolognese che ha dedicato gran parte della sua opera cinematografica alla sua città natale.
Ma è il centro di Bologna con le sue piazze storiche e i suoi monumenti, che si è prestato maggiormente a diventare set cinematografico.
Piazza Nettuno, caratterizzata dall’omonima fontana, ha fatto da sfondo a pellicole come “E Allora Mambo” di Lucio Pellegrini e “La Rivincita di Natale” di Pupi Avati. A pochi passi troviamo Piazza Maggiore con la Basilica di San Petronio, il Palazzo del Podestà e il Palazzo d’Accursio, sede del Municipio. Numerosi sono i film girati in questo fantastico luogo: dall’epilogo di “Edipo Re” di Pier Paolo Pasolini nato proprio a Bologna, a “Incontri Proibiti” di Alberto Sordi, ultimo film diretto e interpretato dal grande artista romano, fino al sempre presente Pupi Avati con i suoi “Ma quando arrivano le ragazze?” e “La Rivincita di Natale”.
A poco meno di un chilometro, troviamo il quartiere universitario.
Cuore pulsante della città ricco di storia e ritrovo di studenti provenienti da tutto il mondo che animano Piazza Verdi e Via Zamboni giorno e notte. La zona è stata una perfetta location per i tanti film incentrati sulla vita studentesca, in particolar modo durante gli anni della contestazione. “Paz” di Renato De Maria del 2002, tratto dai fumetti di Andrea Pazienza racconta la tumultuosa Bologna del 1977, così come “Lavorare con lentezza” del 2004 di Guido Chiesa. Con protagonisti Valerio Mastandrea e Claudia Pandolfi, il film racconta la fondazione di Radio Alice, la radio libera del movimento studentesco durante gli anni 1976-1977 che dava un’informazione sugli avvenimenti del periodo senza filtri e censure, attraverso testimonianze e interventi in diretta telefonica.
Concludiamo questo tour cinematografico con “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” del 1996. Cult generazionale per tutti coloro che sono stati adolescenti negli anni ’90, tratto dall’omonimo romanzo di Enrico Brizzi, uscito due anni prima e caso letterario per il grande successo avuto. Il film, che vede tra i protagonisti dei giovanissimi Stefano Accorsi e Violante Placido, è interamente girato a Bologna. Via Bellinzona, lo Stadio Dall’Ara, Via Saragozza con i suoi celebri portici e i famosi colli bolognesi sono solo alcuni dei luoghi che chi ha letto il libro o visto il film non può non andare a visitare.
Non resta che fare le valigie, Ciak si parte!
Molto interessante.Non sapevo fossero stati girati tutti questi film a Bologna.Il film che più mi ispira è “Lavorare con lentezza”.Lo guarderò.