IL CAMMINO DI SANTIAGO: COME VIVERLO AL MEGLIO

Prima di intraprendere il Cammino di Santiago ho letto decine di blog e mi sono informata tanto, eppure non ho trovato da nessuna parte alcuni preziosi consigli che avrebbero reso l’esperienza migliore, evitando alcuni errori che mi hanno portata a interrompere il viaggio prima del previsto.

IL CAMMINO DI SANTIAGO Il cammino non è una maratona

Ognuno segue il proprio ritmo. Ad un certo punto sentirete l’adrenalina nelle gambe e avrete la sensazione di non volervi fermare. Cercate di controllarla, perché i giorni sembreranno tutti uguali, ma passeranno in fretta e pensando solo a raggiungere la prossima meta rischierete di perdervi il bello del cammino.

Non caricate lo zaino

Ve ne potreste pentire. Ho dovuto interrompere il cammino perché il peso dello zaino insieme ad una cattiva postura mi hanno provocato l’infiammazione dello sterno. Consiglio almeno il 15% di kg in meno del vostro peso (se pesi 60kg uno zaino di 4,5 kg è ottimale).

Se potete, prenotate il vostro letto per la tappa seguente

Per fortuna gli albergue pubblici non accettano prenotazioni e si regolano in base all’ordine di arrivo. Questo cosa comporta? Che avrete la sensazione di dovervi sbrigare per non rimanere senza un letto. Decidete voi come comportarvi, non c’è nulla di male nel prenotare. Questa frase mi costa moltissimo, perché lungo il cammino non condividevo affatto questo comportamento, tuttavia l’importante è viverla al meglio quindi scegliete per voi.
Per me è stato motivo di sconforto per diverse ragioni: avevo la sensazione di dover correre, avevo una preoccupazione costante e non mi godevo il viaggio, il paesaggio e le persone che incontravo. Mi sembrava di dover per forza decidere dove fermarmi senza invece lasciarmi trasportare dalle sensazioni o dal fisico.


Ognuno ha la sua buona ragione per intraprendere questo viaggio, non ce n’è una giusta o sbagliata

Per viverlo al meglio, siate tolleranti con le motivazioni degli altri e rispettate  sempre la vostra. Il cammino di Santiago attira principalmente religiosi, ma non solo: ragazzi giovanissimi che vogliono conoscere altri ragazzi, persone che vogliono perdere peso o tenersi in forma, chi vuole affrontare una sfida con se stesso, chi vuole stare nella natura, persone con una malattia che hanno voglia di sentirsi vive. Sono motivazioni molto differenti, non necessariamente compatibili con la vostra, rispettarle vi aiuterà a vivere l’esperienza con serenità.

Dopo qualche giorno avrete la sensazione di fare e rifare la stessa cosa tutti i giorni, in effetti è così

Nessuno vi obbliga a partire insieme agli altri alle 5 del mattino, per cosa? Arrivare alle 11.00 e poi? Nella maggior parte dei paesini non c’è assolutamente nulla. Seguite il vostro ritmo.
Albergue e appartamenti privati hanno un servizio di spedizione zaino nella prossima meta, ad un costo di 5/10€. Ho pensato di tutto su questo con una visione un po’ scettica: “Ma che senso ha”, “è una sfida”, “fa parte del cammino”. Visto come si è conclusa la mia esperienza, valuterei questa soluzione di tanto in tanto, magari alternando volte in cui si prenota un appartamento e altre volte in cui si sceglie di seguire le sensazioni.

Se siete stanchi, se non vi piace un tratto di strada, se volete cambiare “compagni di viaggio”: prendete l’autobus!

Non sentitevi giudicati e non giudicate voi stessi. Non c’è una regola su “come si fa il cammino di Santiago”. Il ritmo delle persone sarà può o meno lo stesso, è probabile che le persone con cui partirete a Saint Joan saranno i vostri compagni per tutta la durata del cammino. E se volete incontrare qualcun’altro? Prendete l’autobus e vi si aprirà un mondo.
Lungo il cammino si comincia a percepire un’etica velata e silenziosa: non si spedisce lo zaino, non si prende l’autobus, non si prenota il posto letto, si saluta quando si incontra qualcuno. E’ vero tutto, non è vero niente. Fate come volete, non dovete giustificarvi con nessuno neanche con voi stessi.

Buen camino! La frase che sentirete di più lungo il cammino

A volte avevo voglia di chiacchierare, conoscere persone, altre volte però non avevo proprio voglia di parlare con nessuno. In questo caso, cuffie e via.
Sicurezza (soprattutto per le donne): sapete che purtroppo si è verificato un caso di uccisione di una pellegrina nei pressi di Astorga. Un uomo aveva modificato il percorso disegnando delle frecce che deviavano fino a casa sua. Possono capitare dei tratti di strada in cui non vedete nessuno per km né davanti né dietro di voi, in cui non c’è nulla intorno se non un’infinita strada sterrata. Per me è stato motivo di preoccupazione e ansia. Quindi ho cercato di partire sempre con qualcuno o di avere qualcuno a portata di vista e voce.

Può capitare di perdervi tra i vostri pensieri mentre camminate e domandarvi a un certo punto se all’ultimo bivio avete seguito la freccia gialla o l’indicazione giusta, ormai però il bivio è lontano. Prestate quei 10 secondi di attenzione in più ad ogni bivio, eventualmente scaricate una mappa del cammino super dettagliata prima di partire.
Fermatevi a Hontanas, bellissimo paesino nelle mesetas.

Per gli amanti del vino: c’è tanta birra e tanto vino. Nel nord della Spagna soprattutto nella Rioja viene prodotto ottimo vino. Incontrerete tanti vigneti e tante piccole osterie. Un bicchiere di vino? 1€.

E’ un viaggio diverso dal solito, un’esperienza personale, fatta di alti e bassi, come la vita d’altronde. Ricordate il motivo per cui siete partiti ma non caricatevi di aspettative, queste spesso comportano l’esito di un’esperienza e magari non vi permettono di lasciare spazio alle sorprese o al nuovo. Liberate la mente, questo è il consiglio più sincero.

Se volete consigli pratici su come organizzare il viaggio, dove prendere le credenziali, cosa portare e come fare lo zaino ho scritto un post sul mio blog weekendplanning: CONSIGLI PRATICI PER IL CAMMINO DI SANTIAGO 

Buen camino

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