Ercole arriva a Tropea
Tropea ci accoglie nel modo migliore che potessimo mai immaginare. Mi piace pensare che madre Natura, insieme a Santa Maria dell’Isola, simbolo e immagine non solo di Tropea ma di tutta la Calabria nel mondo, abbia deciso di mostrarci il suo lato più bello per accompagnarmi in questa mia passeggiata insieme a voi.
La tradizione
La tradizione ama legare la fondazione mitica di Tropea all’eroe Ercole poiché geografi greci e latini chiamavano questa parte di costa Tirrenica “Forum Herculis”. Nella realtà, come città si sviluppa tra il V e il VI secolo D.C, grazie alla presenza di una comunità paleocristiana come testimoniano sia fonti letterarie ma anche il rinvenimento della più ricca collezione epigrafica rinvenuta in Calabria. Tropea è una delle più antiche diocesi in Calabria e intorno alla figura del Vescovo si sviluppano sia il Castello che le Fortificazioni. Con l’arrivo dei Normanni, Tropea acquista una certa autonomia, tanto da essere nominata Città Regia, con un suo parlamento in Piazza Ercole.
A spasso per larghi e vicoli
Le spiagge sottostanti la rupe di Tropea, sono bianchissime e spiccano in modo magico con il limpidissimo mare Tirrenico dai colori che vanno dal turchese all’azzurro intenso. Avventurandosi all’interno del centro storico si scoprono piccole botteghe di artigiani del legno, del ferro, dei tessuti e della terracotta. Il centro storico è ricco di chiese di varie epoche e di suggestivi palazzi nobiliari che custodiscono al loro interno ricchi tesori e preziosi arredi urbani in ottime condizioni. All’esterno di questi palazzi, si ammirano i settecenteschi balconi e gli imponenti portali posti all’ingresso dei palazzi, costruiti da abili artigiani.
Il tutto racchiuso in un labirinto di stradine strette che si aprono in piazzette e larghi.
Il terremoto che colpì la Calabria il 5 Febbraio 1783, fu disastroso sia in termine di perdite di vite umane sia di danni.
Fu proprio a causa di ciò che venne istituita la Cassa Sacra e venne approvata la prima legislazione antisismica al mondo. Conseguentemente a ciò, a Tropea si decise di creare una serie di larghi, circa 20, spaziosi ed arieggiati sia per il ricambio d’aria nel centro storico per motivi igienico sanitari ma soprattutto per creare punti di raccolta in caso di nuovi sismi.
Tropea e il Natale
Parafrasando una celeberrima canzone, Tropea in inverno è preludio di un’estate che si riempirà, ed è proprio in questa stagione che il viaggiatore può godere in pieno di un centro storico vivibile non immerso nella grande bolgia della bella stagione. E’ un visitatore che si lascia sedurre dai vicoli incontaminati, da tradizioni enogastronomiche, da attività museali, teatrali, artistiche, avvalendosi anche dell’ausilio di guide locali ben informate capaci di spaziare dall’entroterra al centro storico.
A Tropea, il Natale si anima di antichi gesti e usanze tramandate dal vecchio mondo marinaresco e nobiliare. La pratica dei “Catamisi”, una sorta di odierna previsione meteo, portava i marinai a scrutare il cielo e il mare nei giorni che andavano da Santa Lucia (13 Dicembre) fino a Natale. Se ad esempio, giorno 13 che corrispondeva a Gennaio, sarebbe stato ventoso e freddo, lo stesso si sarebbe rivelato poi il mese nell’anno seguente.
In aggiunta a questo, ancora di grande moda è la filastrocca che qui si canticchia per ricordare le varie festività:
” Ndria porta la nova. Lu quattru Varvaru Lu sei Nicola L’ottu Maria Lu tridici Lucia Lu vinticincu lu Messia”
Andrea porta la buona notizia (Santa’Andrea 30 Novembre) Il quattro Barbara (Santa Barbara 04 Dicembre) Il sei Nicola (San Nicola 06 Dicembre) L’otto Maria (Maria Immacolata 08 Dicembre) Il tredici Lucia (Santa Lucia 13 Dicembre) Il venticinque il Messia.
E sicuramente, dalle abitudini nobiliare, qui si rispetta ancora la tradizione di mettere in tavola ben tredici portate diverse nelle giornate di festa.
Tantissime le possibilità di conoscere e rivivere, attraverso racconti e rappresentazioni, le antiche tradizioni. Il Comune, assieme alle associazioni di categoria, ha stilato un ricco programma che prenderanno vita in uno dei tantissimi anfratti spettacolari e suggestivi del centro storico:
- Largo Villetta del Cannone: storia di Santa Maria dell’Isola e racconti sulle tradizioni marinaresche.
- Largo Galluppi: storia di San Francesco d’Assisi e del primo presepe (1223)
- Largo Duomo: storie del ciclo natalizio nel mondo marinaresco.
- Piazza Ercole: tradizioni del ciclo natalizio presso le nobili famiglie di Tropea
Sapori mediterranei
Oltre a tutto ciò, Tropea è uno spettacolo di colori e sensazioni, che prendono vita anche grazie al cibo che qui si può gustare. La sua gastronomia racconta di una tradizione fatta da ricette molto antiche, tramandate dai contadini dell’entroterra e dai pescatori. Tonno, pesce spada e altro pesce freschissimo, olio extravergine d’oliva, formaggi e salumi del Monte Poro e la famigerata dolcissima cipolla rossa di Tropea sono gli ingredienti magici che rendono i piatti di questa terra dei veri capolavori. Ma anche piatti come Fileja al sugo di maiale (pasta fresca filata a mano condita con ragù di maiale). E per gli amanti dei dolci, il tipico Tartufo di Pizzo è il dessert definitivo.
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