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VEDI NAPOLI E MUORI, SE POI C’E’ ANCHE CHAGALL…

A Napoli fino al 30 Giugno sarà in esposizione, presso la Basilica della Pietrasanta, la mostra “Chagall. Sogno d’amore”. Una personale del pittore russo che incanta per atmosfere, colori e poesia.

Napoli e Chagall

«Vedi Napoli e poi muori», così sentenziava Johann Wolfgang von Goethe, dopo che nel suo viaggio italiano s’innamorò di Napoli. Se poi aggiungiamo alla bellezza risaputa della città partenopea (già descritta qui nel nostro blog) una mostra d’arte, si mette la ciliegina sulla torta.

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L’asino a tavola.

CHAGALL. Sogno d’amore è il titolo della mostra, e la sua location è la Basilica  della Pietrasanta (non più in funzione), in via dei Tribunali a Napoli. Questa cornice unica, sacra e al contempo profana, è la sede perfetta per ospitare un artista come Chagall che, più che della fede, ha fatto del misticismo il filo rosso del suo linguaggio pittorico.

La mostra. Un sogno fatto d’amore

Il percorso inizia dai bozzetti del maestro russo per le favole dello scrittore francese barocco Jean de La Fontaine. Le storie che traggono ispirazione da quelle di Esopo e di Fedro, vengono illustrate da Chagall con il suo stile leggero e spensierato, che fa fatica ad essere categorizzato nei movimenti novecenteschi. Il suo linguaggio fiabesco e le sue analogie pittoriche sono il perfetto viatico per le illustrazioni destinate non solo ad un pubblico di bambini ma per la loro fattura anche a lettori adulti.

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La morte e il disgraziato.

La Bibbia come poesia dell’umanità

Il percorso continua e attraverso la voce della figlia di Chagall che ci accompagna nell’audioguida. Scopriamo i dipinti dei cicli biblici. Prima il Vecchio Testamento in generale poi il racconto del libro dell’Esodo. Chagall è un appassionato lettore della Bibbia

Mi è sempre sembrato e mi sembra tuttora che la Bibbia sia la principale fonte di poesia di tutti i tempi. Da allora, ho sempre cercato questo riflesso nella vita e nell’arte. Per me, come per tutti i pittori dell’Occidente, essa è stata l’alfabeto colorato in cui ho intinto i miei pennelli.

Nelle sue pitture infatti il disegno mette al centro sempre l’uomo, e i colori invece sembrano essere ispirati da una fonte metafisica, un’unione mistica e materiale tra uomo e Dio.

 

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Mosè parla con il roveto ardente.

Il suo eterno amore a Bella Rosenfeld

Infine i dipinti dedicati a sua moglie Bella Rosenfeld, amore indiscusso e insostituibile della sua vita.

Per anni il suo amore ha influenzato la mia pittura… Bella scriveva come viveva, come amava, come accoglieva gli amici. Le sue parole, le sue frasi sono una patina di colore sulla tela… Le cose comuni, le persone, i paesaggi, le feste ebraiche, i fiori – questo era il suo mondo, questi erano i suoi soggetti…

L’unione tra il pittore e sua moglie era completa. Lui dipingeva e lei scriveva. Il tema delle loro nozze è uno dei filoni principali tra le tematiche di Chagall e nella scelta dei quadri esposti.

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Il gallo viola.

Un’esperienza onirica

Infine la mostra è dotata di un’esperienza interattiva. La “Dream Room”, in cui tra pezzi di stoffa tesi verticalmente scorrono le immagini dei quadri più famosi di Chagall, tra cui il visitatore può inoltrarsi e navigare.

Una mostra sensazionale, un viaggio che parte dalle fondamenta della pittura, lo schizzo e il bianco e nero, arrivando alla materializzazione dell’onirico, passando per un festival di colori. Un’esperienza che solamente Chagall e Napoli potevano regalarci.

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