le mura di montagnana

MONTAGNANA, IL BORGO MEDIEVALE ALL’INSEGNA DEL GUSTO

Montagnana, il borgo medioevale

Hai mai sentito parlare di Montagnana? E’ uno dei borghi medioevali più belli d’Europa, con quasi due chilometri di cinta muraria perfettamente conservati. Sì, hai capito bene, due chilometri!

Montagnana si trova in provincia di Padova, in posizione strategica tra Padova, Venezia, Vicenza e Verona. Questo l’ha resa, nell’arco della sua storia, molto appetibile e pertanto, per proteggere la popolazione ed il suo castello, nel 1337 Ubertino da Carrara, diede inizio alla costruzione della cinta muraria.

A spasso nella storia

Passeggiando lungo le mura, intervallate da ben 24 torri, fai un tuffo nel passato e non è difficile immaginare la vita di allora, i soldati affannarsi tra i merli, la confusione del mercato.

Le arcate interne, ora di nuda roccia, erano usate come dispense, grazie all’utilizzo di assi e portoni; il grande Mastio (la torre alta ben 38 metri) domina la città e dalla sua cima la vista spazia per chilometri e chilometri.

il mastio di montagnana

Sul prato attorno alle mura, era stato scavato un fossato, per proteggere Montagnana dalle incursioni nemiche. Ti basterebbe chiudere gli occhi o sfiorare con le dita le pietre scalfite dai secoli, per sentirti parte di tutto questo.

Montagnana, non solo mura

Montagnana ha anche molto altro da offrire ai visitatori. Girovagando per le strade, potrai scoprire edifici di straordinaria bellezza, come il possente Duomo che domina la piazza. Quest’ultimo è posizionato di traverso, quasi fosse una nave che entra in porto. Inoltre, ai lati del portale, sopra due colonne, sono poste due sfere, che il sole tocca a mezzogiorno, rendendo il Duomo anche una meridiana.

duomo di montagnanaTanti sono gli scorci che ti incanteranno e che renderanno speciale il tuo soggiorno, ti basterà camminare e guardarti attorno.

cosa vedere a montagnana

La Rocca degli Alberi deve il suo nome al fatto di sorgere nella parte che, al momento della sua costruzione, era la più verde del borgo. Proteggeva Montagnana con un articolato sistema di pontili, portoni e saracinesche, ed era circondata dall’acqua.

rocca degli alberi

Ti lascio qualche link per aiutarti a organizzare la tua visita a Montagnana.

Visit Montagnana è l’associazione che si occupa di promuovere questo bellissimo borgo. Sul loro sito troverai tanti suggerimenti su dove mangiare, dormire e cosa visitare.

Questo invece è il link del Museo Civico, con tutti gli orari.

Ed ora… un viaggio nel gusto

Ormai hai girovagato un bel po’ e ti sarà venuta sicuramente fame, andiamo a mangiare! A farla da padrone, è il Prosciutto Crudo Veneto Berico Euganeo DOP, tipico della zona di Montagnana, un prosciutto saporito, ma che non ti lascia con la sete. Io ne ho fatto incetta, assaggiandolo in qualsiasi pietanza: dal tortino di radicchio, allo Schizzotto (di cui ti parlerò tra poco) e naturalmente in purezza, con un semplice pezzo di pane. Il paradiso!

Il prosciutto crudo di Montagnana

Per tutelare la qualità di questo prosciutto , è stato istituito un consorzio, il Consorzio per la tutela del Prosciutto Veneto DOP che detta precise regole per la produzione dell’insaccato. Ogni passaggio della produzione è registrato, in modo da garantire al consumatore un prodotto di alta qualità e soprattutto sicuro.

prosciutto crudo di montagnana

Le fasi di produzione del prosciutto crudo

Mi ha davvero stupito scoprire che la produzione del prosciutto segue le quattro stagioni. Curioso vero?
Si parte con l’inverno, dove le cosce di suino vengono ricoperte di sale e conservate a zero gradi, per circa 15 giorni. Grazie all’umidità, il sale penetra nella carne, donando sapore.
Passato l’inverno, si rimuove il sale dai prosciutti, che vengono poi appesi per circa 4 mesi ad asciugare a temperatura controllata.
Ed ecco giungere l’estate. Le cosce vengono ricoperte di grasso e farina di riso, per chiudere la parte magra, e stagionate per un periodo che arriva fino a 12 mesi ad una temperatura di 16/17°. Arrivato alla giusta stagionatura, il prosciutto viene sottoposto al controllo dell’ispettore che, servendosi di un osso di cavallo (strumento che si autopulisce), verifica se il prodotto ha raggiunto il giusto livello di salinità e umidità.

prosciutto crudo berico euganeo

A questo punto, arriva l’autunno ed i prosciutti, dopo aver superato il controllo, vengono marchiati. I produttori rimuovono lo stucco in superficie e disossano il prodotto, ricucendolo o chiudendolo con una pressa.
Ora non ti resta che assaggiare questo magnifico prosciutto, e per questo ti propongo una ricetta, che trovi anche nel mio blog con le foto passo passo (clicca qui).

Lo Schizzotto

Lo schizzotto è una focaccia tipica della zona di Montagnana che una volta veniva prodotta con il grasso d’oca. Io l’ho assaggiata con prosciutto crudo e radicchio, leggermente tiepida e me ne sono letteralmente innamorata, tanto che ho convinto il ristoratore a darmi la ricetta. Ora te la spiego.

schizzotto focacciaIngredienti

  • 500 gr di farina 00
  • 375 ml di acqua tiedida/calda
  • 100 gr di prosciutto crudo di Montagnana
  • 2 cucchiaini di zucchero
  • 2 cucchiaini di sale fino
  • 3/4 di panettodi  lievito di birra
  • 1 cespo di radicchio tardivo di Treviso
  • qb olio extravergine di oliva

Procedimento

Metti in una ciotola l’acqua tiepida con lo zucchero ed il lievito. Mescola per bene.Aggiungi un poco per volta la farina ed inizia ad impastare.
Quando l’impasto inizia ad essere sodo ed elastico aggiungi l’olio ed in seguito anche il sale. Prendi una ciotola ed ungila con olio, versa l’impasto e copri con la pellicola trasparente. Lascia riposare, in un luogo protetto da correnti d’aria, fino al raddoppio (circa 2 ore).
Trascorso il tempo, riprendi l’impasto, infarina la superficie dove lavorerai e aggiungi il radicchio crudo ed il prosciutto tagliato a pezzetti. Impasta velocemente e fai le “pieghe”, ripiegando più volte l’impasto su se stesso.
Appiattisci con le mani, fino ad uno spessore di circa 3 cm, disegna con un coltello dei quadrati e lascia riposare per almeno 2 ore sotto un canovaccio.
Preriscalda il forno, in modalità statica, a 230° ed inforna per circa 20/25 minuti. Lascia raffreddare.
P.S.: se vuoi che la superficie della focaccia sia più morbida, cospargila di acqua e olio prima di infornare.

Vuoi scoprire qualche altra ricetta? Le trovi nel mio blog iosonopaola.

 

 

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