Ormai negli ultimi anni si parla sempre più di turismo sostenibile e di viaggiare responsabilmente. Aggiungiamo inoltre che oggigiorno il turismo di massa sta lasciando posto ad uno esperienziale/locale meglio definito come eco.
Ma in realtà, cosa veramente vogliono dire questi termini? Sinonimi? Opposti?
Diamo una rinfrescata e chiarimento a tutto ciò.
Quando parliamo di turismo sostenibile, andiamo a considerare l’aspetto dell’impatto del turismo che ha avuto su di un determinato luogo. Un esempio? L’inquinamento ed il degrado generato dal turismo stesso. Mentre, se parliamo di turismo responsabile, ci riferiamo all’impatto etico del turismo sulla popolazione locale e nello stesso tempo a quello economico e sociale nella natura.
Tutto ciò non è un grosso pentolone che contiene il termine Eco-turismo. Esso si slega dai due termini sopra citati e va, invece, ad intendere quel turismo che viene svolto nella natura.
Preciso che viaggiare low cost, non significa viaggiare sostenibile o responsabilmente.
Possiamo però definire molte proposte ecoturistiche come anche sostenibili.
Un esempio: se un ecoresort è gestito da italiani nel centro dell’India con tour alla scoperta della giungla e delle bellezza naturali del luogo non è propriamente un turismo responsabile. Ciò che sarà l’incasso non andrà alla popolazione locale ma bensì agli italiani.
Oggi i termini vengono spesso intesi come sinonimi ma purtroppo non è ancora possibile farlo. Una inadeguata capacità logica di capire e di considerare questi tipi di turismo fa sì che essi rimangano distinti.
Il turismo sostenibile, come quello responsabile ed eco, ha bisogno di essere conosciuto e diffuso. Questo non solo a scopo di incrementare il benessere locale, ma anche quello dell’ambiente.
Il viaggiatore o turista ha tutto il diritto di spostarsi come quello di mantenere integra la destinazione scelta. Un passo importante per ambedue.
Siate quindi consapevoli e responsabili delle scelte che prendete. A casa come in viaggio.
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