Italia vs Australia. parte II

Riprendiamo lo scorso articolo per capire meglio le differenza tra Italia e Australia!

Eravamo rimasti al punto 4…

4) In Australia non hanno il bidet

Recentemente, ho avuto la conversazione più buffa da quando sono arrivata a Melbourne. Parlavo con Mitchell, un ragazzo della mia età, delle differenze tra le case italiane e quelle australiane. Naturalmente non c’è voluto molto prima che finissimo a parlare di uno dei miei temi preferiti: il bidet. Non so se esista una cosa che mi manchi più del bidet (scusa, pasta Garofalo). Per ovviare per questa mancanza ho dovuto escogitare un piano che rende la mia quotidianità un po’ “acrobatica” ma comunque pulita. Vi risparmio i dettagli.

IL BIDET, QUESTO SCONOSCIUTO

“So che voi italiani usate il bidet quando… beh insomma” afferma Mitchell imbarazzato.
“Si, è vero. Ne sento molto la mancanza in effetti”, rispondo io annuendo.

“Posso chiederti una cosa? Quando voi italiani vi fate il bidet usate… l’asciugamano?”

“Che domande, certo che lo usiamo, per asciugarci. Ci sono gli asciugamanini fatti apposta” commento.
“Oddio CHE SCHIFO!” esclama lui, inorridito. Io non capisco.

“Perchè quella faccia?” domando interdetta
“Ma scusami… l’asciugamano non diventa tutto… schifoso e sporco? Come lo lavi poi?”

In quel momento ho avuto un cortocircuito e ho immaginato la scena che il ragazzo aveva in mente: totalmente sbagliata.

“No no, non è come pensi, per quello usiamo la carta igienica, proprio come voi”.
“Ma la carta igienica dove la butti poi? Nel bidet?” domanda Mitchell, sempre piu’ confuso.
A quel punto non ho più resistito: dovevo condividere la verità.
“Ascolta, Mitch: ti siedi sulla tazza e fai tutto ciò che devi fare. Poi prendi la carta igienica e ti pulisci, giusto?”

“Esatto, come faccio io. Poi ti rivesti e finisce qui” dichiara lui.
“Eh no invece: dopo esserti già’ pulito con la carta igienica, ti siedi sul bidet e lavi le parti intime con il sapone intimo. Risciacqui e infine ti asciughi con l’asciugamano. E poi sei pronto per rivestirti”.
Lui mi guarda sconvolto.

“Ma quindi…” riflette in silenzio. Poi esclama “QUESTO VUOL DIRE CHE VOI ITALIANI SIETE PIU’ PULITI DI NOI! NON MENO!”

Credo di essermi fatta la risata più grassa degli ultimi sei mesi.

“Esatto Mitch. E grazie per non avermi rifilato la classica scusa della doccia, perchè non ci credo che tutti vi fate addirittura la doccia ogni volta che ca****”.

5) La tradizione artistico-culturale australiana è decisamente meno rilevante di quella italiana

Li ascolto inerpicarsi in buffe spiegazioni e dimostrazioni di storia, cultura e arte attorno ad edifici o opere che agli occhi di un italiano risultano semplicemente irrilevanti. Gli australiani soffrono moltissimo il fatto di non avere una storia, cultura o una tradizione artistica forte come quella italiana, francese o tedesca che sia. La ragione di questa condizione è, naturalmente, storica. L’Australia è un Paese giovanissimo, rispetto ai citati, e fu edificato dai migranti proventienti soprattutto dall’Europa (Inghilterra, Grecia, Italia). In questo breve arco temporale non sono stati costruiti molti edifici davvero rilevanti da un punto di vista artistico/architettonico.

Opere d’arte di altro genere scarseggiano e non esiste una vera e propria forte tradizione artistico-letteraria di identità australiana.

Cercare di trovare qualcosa culturalmente significativo e che regga il paragone con il corrispondente italiano è come voler cavare il sangue dalle rape: inutile e impossibile. Tuttavia gli australiani, coscienti di questo, sono molto intenzionati a recuperare. I musei e le attività artistiche vengono promosse dal governo con fondi sostanziosi, nella speranza di costruire una generazione di pittori, architetti, scrittori, musicisti, attori e designer che possa rendere la produzione artistica australiana florida.

6) Gli Australiani sono un popolo di migranti

 

 

 

 

 

 

 

 

Se non hanno la pelle nera, non sono australiani. Gli unici “veri” australiani sono, infatti, gli aborigeni, l’unica popolazione del mondo ad essere biologicamente originaria dell’Australia.

Quando fu scoperto, il Paese venne utilizzato inizialmente come colonia penale dal Regno Unito, che sottrasse alla popolazione autoctona il suo stesso territorio. Gli australiani di oggi, in effetti, sono tutti figli, nipoti e pronipoti di quei colonizzatori ed emigrati, viaggiatori provenienti da altri continenti che hanno fatto dell’Australia la loro nuova casa.

Gli australiani sono coscienti di questo e, nonostante esista una corrente politica più estremista, hanno un approccio molto aperto e volto all’inclusione, a prescindere dalle differenze di origine, lingua, religione o cultura. Moltissimi di loro, sebbene siano nati in Australia, considerano loro stessi degli “emigrati” per via delle loro origini, e sono perciò molto sensibili e attenti alle tematiche dell’inclusione e della diversità.

Questa realtà è assolutamente singolare e ben lontana dal tipo di identità del popolo italiano che, sebbene si sia riunito sotto un’unica bandiera in tempi relativamente recenti, e’ storicamente originario della terra in cui attualmente continua a vivere.

 

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