Milano… la città che corre

Se vivi a Milano sai di cosa parlo

Per molti fredda, laboriosa, sempre di fretta… ma a me capita di prendere un solo mezzo e poi fare lunghi passaggi a piedi e così pensare, guardare, riconoscere e ammirare quello che agli stessi milanesi sfugge, perché Milano è bella con il sole, la pioggia o la nebbia.
Oggi sono fortunata e dopo una settimana da un diluvio dopo l’altro c’è un bellissimo sole e la temperatura è quella che ti aspetti dalla primavera. Complice la venuta di amici europei, li porto a spasso per una parte del centro seguendo i ritmi di ciascuno.

Passeggiando

Cominciamo da quello che io considero il tempio del cannoncino farcito alla crema pasticcera: Panarello, un buon caffè e poi c’è ancora spazio per i più golosi ahahahah!
Iniziamo il percorso proseguendo per Corso Garibaldi, è sabato mattina la città si sveglia un po’ più lenta e sonnacchiosa, ma questo per il viaggiatore è una manna. Puoi guardare le numerose vetrine e osservare gli antichi palazzi di questa via ai margini del quartiere Brera. Alzo gli occhi ed ecco la facciata in mattoni rossi e la statua di Garibaldi del vecchio teatro Fossati. Svuotato all’interno, è diventato un laboratorio sperimentale destinato alla recitazione, si anche questo è uno degli angoli che Milano offre a chi sa vedere.

milano

Piazza Castello

Arrivo a Piazza Castello… il magnifico esempio di tempo che passa e costruzioni che resistono alla modernità. La vista che si ha percorrendo via Dante è bella, come vedere avvicinarsi casa dopo un lungo viaggio. Decido di visitarne i musei interni e riscopro un po’ della sua storia assieme alle statue e agli arazzi perfettamente conservati. E ora di una pausa, Gay Oldin vicino allo storico teatro dal Verme mi sollazza con un bicchierino di profumatissima cioccolata, del resto l’esperienza dal 1800, ha qualcosa sarà servita? Ahahah!

Villa Invernizzi

Ma lo sapete che a Milano vive una splendida colonia di fenicotteri rosa? Perfettamente adattati alla città meneghina se ne stanno placidamente nel giardino di Villa Invernizzi: arrivo dalla modaiola piazza San Babila, prendo corso Venezia e… appena li dietro, si proprio così, giri un angolo ed entri nella pace neanche fossi magicamente trasportata altrove, li dove loro hanno scelto di vivere li posso guardare attraverso il fogliame infondono pace e tranquillità.


E a pranzo?

Sì è fatta ora di pranzo e uno dei locali ormai lanciati dalla movida è la Prosciutteria Fiorentina, in Milano ne trovate almeno 2. Un tagliere di salumi e uno di formaggi, oltre ad una vasta scelta di ottimi vini in mescita.

il Cenacolo

Tra una risata e l’altra arriva il momento di visitare un’altra eccellenza milanese, il Cenacolo Vinciano, con l’annessa basilica di Santa Maria Delle Grazie. Beh di questo si è detto tanto, quello che è certo è che la Maddalena non compare nel capolavoro, quindi sfatiamo i miti e le leggende cinematografiche. A quel tempo le donne non sedevano al tavolo con gli uomini.

San Maurizio al Monastero Maggiore

Ciò che stupisce è un’altra poco conosciuta, ma favolosa chiesa a poca distanza dal Cenacolo sempre in corso Magenta: (è) San Maurizio al Monastero Maggiore. Credetemi da fuori, così incuneata nel fermento metropolitano e con un facciata decisamente anonima, non gli avrei dato una moneta del vecchio conio, ma essa come molte bellezze milanesi si nasconde e si concede solo a chi osa andare oltre l’apparenza per scoprire un monumento che nulla ha da invidiare alla Cappella Sistina.

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