Lecce

Lecce: le curiosità barocche, leccarsi i baffi e dolce dormire

La storia, le mille chiese, le piazze storiche, le porte sontuose e il gusto.

Dove vi porto? A Lecce, nota anche come la “Firenze del Sud”, la “Signora del Barocco” e come l’Atene delle Puglie.

Questo piccolo gioiello barocco sorge a 11 km dalla costa adriatica e a 23 da quella ionica. Si trova in una posizione perfetta per una vacanza in Puglia che vi permetta di saziare la vostra sete di cultura e poi di rilassarvi al mare, scegliendo tra le due coste in base al vento.

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L’aeroporto più vicino a Lecce è quello di Brindisi, distante 50 km. Nel caso decidiate di raggiungere la città via aerea, io raccomando comunque di affittare la macchina per essere autonomi ed avere la possibilità di visitare i dintorni (e di andare al mare!) in libertà.

Lecce – Piazza Oronzo

La visita della Signora del Barocco potrebbe cominciare dalla meravigliosa Piazza Sant’Oronzo, il salotto cittadino, un tempo noto come “piazza dei mercanti” per via delle botteghe e delle attività commerciali presenti.

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La piazza ovale

E’ caratterizzata dalla presenza di un mosaico raffigurante lo stemma della città: la lupa sotto un albero di leccio dai frutti d’oro.

Tuttavia ciò che la rende ancora più speciale è l’imponenza della statua posizionata al centro, quella del Santo patrono della città. Si racconta, infatti, che Lecce fu risparmiata dall’epidemia di peste, che si abbatté su tutto il regno, proprio grazie a Sant’Oronzo. Ecco perché alzando la testa in su potrete vedere il Santo nell’atto di benedire la città: a lui infatti è stata dedicata la colonna votiva.

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Lecce – Anfiteatro Romano

Nella piazza si trova anche il famoso Anfiteatro Romano che, insieme al Teatro romano, costituisce la più importante testimonianza di età Augustea. L’anfiteatro fu, infatti, costruito intorno al II secolo d. C. per intrattenere il popolo con spettacoli e rappresentazioni.

Lecce - Anfiteatro romano

La struttura è stata poi distrutta in seguito a terremoti e devastazioni e ritrovata nel 1900. Quello che appare non è però l’intero anfiteatro ma solo la metà, l’altra parte, infatti, è ancora nascosta nel sottosuolo e su di essa sorgono importanti edifici secolari.

Oggi l’Anfiteatro fa da cornice a rappresentazioni teatrali e concerti.

Lecce – Le chiese

Lecce è caratterizzata dalla presenza di molte chiese: vale la pena visitarle tutte (o quantomeno provarci!). Dalla Chiesa di Santa Irene alla Chiesa dei SS. Niccolò e Cataldo. Dall’antica Chiesa di San Marco a Chiesa di Santa Maria della Grazia. E poi ovviamente c’è la barocca Basilica di Santa Croce.

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Santa Croce

La Basilica, massima espressione del barocco leccese, grazie alla sua facciata decorata e ai dettagli quali il rosone in foglio di alloro e bacche, è una delle opere più importanti del nostro patrimonio artistico-culturale.

Un dettaglio curioso su questa basilica è il fatto che sembra che sulla sua facciata si nasconda, tra le sue bellezze, l’autoritratto di Antonio Zimbalo (uno dei 3 architetti che ha contribuito alla costruzione della chiesa). Per vederlo bisogna puntare il rosone al centro e poi muovere lo sguardo a sinistra a ore 9…lo vedete?

Lecce – Piazza Duomo

A poca distanza da Piazza Oronzo si trova questo capolavoro, Piazza Duomo: la piazza, curiosamente chiusa su 3 lati e con un unico ingresso tra Via G. Libertini e Via Vittorio Emanuele II, ospita al suo interno il Duomo con il suo campanile di 72 metri, il Palazzo Vescovile e il Seminario.

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Il Duomo è il risultato dei lavori di ben 3 architetti: Giuseppe Zimbalo, Giuseppe Cino e Mauro Manieri ma è in particolare al primo, detto anche lo Zingarello, che si deve il caratteristico tocco di Barocco leccese.

La Cattedrale dedicata a Maria SS. Assunta rappresenta il fulcro della vita religiosa ed è ovviamente una tappa obbligata per chi arriva nella Firenze del Sud.

Lecce – Le porte

Se vi resta un po’ di tempo, non lasciatevi sfuggire una visita delle tre porte della città: Porta Rudiae, Porta San Biagio e Porta Napoli. Esse racchiudono il centro storico: il cuore della città anticamente era, infatti, circoscritto all’interno di un determinato perimetro e le porte ne costituivano l’ingresso.

Piccola curiosità: originariamente il centro era circondato non da tre bensì da quattro porte; c’era, infatti, una quarta porta, la porta di San Martino che è andata distrutta nell’800 circa e di cui non vi sono più tracce.

Lecce – Leccarsi i baffi

Oltre che per il suo patrimonio artistico, Lecce è nota anche per la sua buona cucina: come non menzionare i piatti forti (in tutti i sensi) di ciceri e tria, la tradizionale pasta e ceci, e le orecchiette con sugo alla ricotta forte di pecora, prodotto tipico della zona?

Un altro pietanza tradizionale è il rustico leccese, ripieno di besciamella, salsa di pomodoro e mozzarella, ma ciò che personalmente amo di più sono i caratteristici pasticciotti ripieni di crema, da mangiare rigorosamente al Caffè Alvino in Piazza Sant’Oronzo!

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Lecce – Dolce dormire

Se siete in macchina vi consiglio un posto speciale dove abbiamo soggiornato noi: Villa Urso, un delizioso Bed & Wine che si trova a Monteroni, una ex dimora patrizia che vanta uno splendido giardino a corte chiusa con agrumeti e che dista dal centro di Lecce circa 8 km.

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Lecce: bellissima, bianca, pura, elegante, un fascino d’altri tempi. Se non lo avete visitata ancora correte a farlo, aspetto di sapere se avete amato di più i dettagli barocchi, i pasticciotti o le notti a Villa Urso.

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