sacro monte di varallo

Il Sacro Monte di Varallo, arte, natura e spiritualità.

Il Sacro Monte di Varallo, la magia, l’arte, la natura

Inserito nel 2003 nell’elenco dei beni Patrimonio dell’Umanità Unesco, il Sacro Monte di Varallo è un luogo magico incastonato tra le valli della Valsesia, nell’Alto Piemonte.

La storia

Si tratta del più antico dei nove Sacri Monti ed è composto da 44 cappelle e una basilica. Tra il verde del bosco, piazze, palazzi e giardini, si racconta la storia di Cristo con statue in legno o terracotta policroma a misura reale. I dipinti completano, arricchiscono e rendono straordinarie le scene “in 3D” delle sculture. Sono più di ottocento le statue e più di tremila gli affreschi: Giovanni Testori, il poeta del Sacro Monte, l’aveva battezzato “Gran Teatro Montano”.

Il complesso

A ideare il complesso è il frate francescano Bernardino Caimi, già custode del Santo Sepolcro a Gerusalemme nel 1478. L’idea è quella di progettare una “Nuova Gerusalemme” per consentire ai fedeli di rivivere il pellegrinaggio in Terra Santa ripercorrendone i luoghi simbolici: Nazareth, Betlemme e Gerusalemme.

Il progetto

A dare forma al progetto, in circa 15 anni di lavoro, è invece Gaudenzio Ferrari, pittore, scultore e architetto. Gaudenzio è il massimo artista rinascimentale di questo territorio e mette nelle sue opere la freschezza, la dolcezza e la verità dell’umanità. Nelle sculture e negli affreschi ritrae personaggi reali in cui qualunque pellegrino si può riconoscere o che può incontrare nel suo cammino. La teatralità di questo periodo artistico prevede la partecipazione dei pellegrini alla scena. Visitando il Sacro Monte si deve immaginare di poter entrare nelle cappelle. Ma anche di poter prendere parte agli episodi, di potersi inserire nel pubblico. E questo rende emozionante la visita, ancora oggi.

La riprogettazione

Nella seconda metà del Cinquecento c’è una riprogettazione del Sacro Monte ad opera dell’architetto Galeazzo Alessi.  Galeazzi lo trasforma in una vera e propria cittadella con fontane, siepi, giardini e cappelle monumentali. All’interno delle cappelle, nei due secoli successivi, si completa la storia di Cristo con gli episodi mancanti al progetto originale. Questa volta però sono separati dal pubblico tramite grate; si crea quindi un rapporto più distaccato con i pellegrini, che osservano da spettatori le scene narrate, mentre le immagini assumono una funzione educativa. Sono questi gli anni di altri grandi artisti, come Giovanni Wespin detto “il Tabacchetti”, Pier Francesco Mazzucchelli detto “il Morazzone”, i fratelli D’Enrico Giovanni, Melchiorre e Antonio detto “Tanzio”.

I luoghi della terra santa

Come nella prima fase del Sacro Monte si replicano fedelmente i luoghi della Terra Santa. Così in questo periodo, per esempio, si replica la Scala Santa, all’interno del Palazzo di Pilato. Proprio Tanzio da Varallo può essere considerato uno dei maggiori pittori caravaggeschi italiani.

La Basilica

Nel frattempo inizia la costruzione della basilica dedicata a Maria Vergine Assunta, che durerà circa un secolo terminando nel 1713. Il cantiere del Sacro Monte è ancora lungo, terminerà nel 1896 proprio con la facciata della basilica (oggi officiata dagli Oblati).

Come visitarlo

Una visita, oggi, può avere tanti punti di vista. Il Sacro Monte di Varallo è meta di appassionati d’arte, che trovano un’evoluzione bellissima tra la fine del Quattrocento e la fine dell’Ottocento in un unico luogo, con il trionfo del Rinascimento e l’influenza che ebbe sui periodi successivi. Ma è meta anche dei pellegrini, che ripercorrono la storia di Cristo nelle 44 cappelle terminando in basilica. O ancora dei tanti gruppi turistici che vengono ad ammirare la parte artistica, dalle grate delle cappelle, e la parte naturalistica, muovendosi nel percorso della Riserva Speciale della Regione Piemonte in cui il Sacro Monte è inserito. Ma il Sacro Monte di Varallo è anche una meta gettonatissima per le gite scolastiche!

Come si raggiunge

Dal punto di vista pratico, il Sacro Monte di Varallo può essere raggiunto con la funivia (una delle più ripide d’Europa, che porta dal parcheggio gratuito per bus e auto al Sacro Monte in meno di due minuti). A piedi in circa 20 minuti di salita media e dalla strada carrozzabile (solo per auto) che arriva all’Antico Albergo Sacro Monte, struttura ricettiva con camere e ristorante. Il percorso è in parte adatto ai disabili motori, ci sono diverse aree attrezzate pic nic e servizi e all’arrivo della funivia è attivo un servizio bar-ristoro. Per individuali e gruppi la Casa delle Guide, servizio comunale gestito dall’Associazione Culturale Guide Turistiche del Sacro Monte di Varallo (www.sacromontedivarallo.com) offre informazioni, visite guidate ed eventi culturali per adulti, famiglie e bambini.

Le guide turistiche

Con le guide turistiche abilitate in servizio alla Casa delle Guide è possibile estendere la visita alla città, con la meravigliosa chiesa di Santa Maria delle Grazie e il suo tramezzo affrescato da Gaudenzio Ferrari: Ancora alle antiche contrade di Varallo, alla Pinacoteca (che ospita anche opere provenienti dal Sacro Monte di Varallo e, fino a settembre 2018, la mostra “Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” – allestita anche nelle sedi di Vercelli e Novara), alla Casa Museo Cesare Scaglia, alla Collegiata di San Gaudenzio e al curioso Museo dell’Energia. Se poi capitate a Varallo in estate, l’Alpàa è la manifestazione più celebre della città, con visite, eventi culturali e concerti di livello nazionale e internazionale che portano in città centinaia di migliaia di persone.

Un modo curioso e alternativo per raggiungere Varallo? Con il treno storico a vapore che parte a date prefissate da Milano e Novara.

E non dimenticatevi di assaggiare le miacce!

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