Un paradiso chiamato Rangiroa: Polinesia Francese

Polinesia…Solo il nome mi faceva venire in mente profumi esotici, mare bellissimo, danze coloratissime.

L’ Oceano Pacifico mi ha sempre affascinato, così un bel giorno ho acquistato un bel biglietto per la Polinesia Francese e mi sono concessa tre settimane per scoprire quest’angolo di paradiso.

Un bel giro, tante isole tra vulcaniche ed atolli: uno di questi mi ha regalato dei bellissimi ricordi: Rangiroa.

Polinesia

Fa parte dell’ arcipelago delle Tuamotu. Un vero e proprio atollo, come un anello di sabbia, coralli e palme nell’oceano, di cui solo 5 km continuativi abitati.

Nelle altre isole ho sempre pensato di pernottare in hotel, ma a Rangiroa provai a stare in un bungalow sulla spiaggia. Ne scelsi uno accanto al villaggio, gestito dalla Signora Victorine che abitava proprio li accanto.

Beh, lo raccomando. Nonostante la sistemazione un po’ spartana: doccia “a tubo”, pavimento del bungalow di sabbia anche se rialzato dalla spiaggia (per lo più composta da corallo bianchissimo sbriciolato) ma… un paradiso!

Victorine svegliava me e gli altri ospiti dei pochi bungalow alle 7 per la colazione, dicendo che lì il buio arrivava alle 18 e non si poteva perdere tempo: come darle torto.

Poi iniziavamo a nuotare o ad andare in giro in barca o in bici tutti insieme (maggior parte francesi). Nel frattempo lei preparava il pranzo con quello che pescava, pulendo il pesce in acqua richiamando “ospiti pinnati” a riva: squaletti!

La sera – per modo di dire –  alle 18.30, Victorine ci richiamava con un fortissimo “A’ la tableeee” e lei era sempre lì pronta a rimpinzarci con le sue leccornie.

Poi per digerire non c’era niente di meglio che sdraiarsi sulla spiaggia a pancia in su a guardare le stelle “al contrario”!  E lì, come una specie di cicerone delle stelle, c’era un ex legionario di Bordeaux, anche lui ospite in uno dei bungalow. Lui era appassionato di astronomia e, oltre a qualche piccolo aneddoto della sua vita, ci spiegava la mappa del cielo in  maniera semplice e spassosissima. L’ultima sera  ci siamo concessi un cremino all’unico “bar/spaccio” del paese per chiacchierare un po’ con gli altri abitanti, è stato molto piacevole!

Sono andata via da Rangiroa dopo 4 giorni.

Quattro bellissimi, profumatissimi giorni passati con la sensazione di essere fuori dal mondo e forse… un po’ lo ero veramente.

 

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