A passeggio fra la storia e la natura di Lucca

La Toscana è una regione nella quale certamente non mancano gli spunti per un soggiorno dove scoprire la storia, ammirare l’arte e soddisfare il palato. Imprescindibile una visita a Lucca e ai suoi tesori artistici, botanici e gastronomici.

Il simbolo di Lucca sono sicuramente le mura. Quando ci si trova ai loro piedi non si riesce a comprendere la loro imponenza, ma non bisogna lasciarsi ingannare dal fatto che siano sufficienti pochi gradini per salire, la maestosità è racchiusa negli oltre 4 chilometri di lunghezza.

Camminare sulle mura vuol dire fare una passeggiata su un pezzo di storia che ha poggiato la prima pietra nel 1504 e che è arrivato ai giorni nostri restando quasi intatto.

Non è solo il valore architettonico a rendere uniche le mura, un altro aspetto rilevante è rappresentato dai 96 ettari di verde completamente pedonale che regala attimi di svago a cittadini e turisti.

Il punto più verde della città è l’Orto Botanico. Un prezioso giardino fondato nel 1820 da Maria Luisa di Borbone e che oggi racchiude una collezione di piante provenienti da tutto il mondo, una biblioteca, dei percorsi sensoriali e degli erbari.


Un altro esempio di connubio fra storia e natura è rappresentato dalla Torre dei Guinigi. Una torre di 45 metri sulla cui sommità svetta un giardino pensile nel quale, da secoli, crescono dei floridi lecci. Sebbene nel Medioevo la città fosse costellata da ben 250 torri, oggi ne sono rimaste solamente due.

Dopo quella già presentata, la seconda è la Torre delle Ore, nome che deriva dal meccanismo di misurazione del tempo installato nel 1754. Prendete fiato e preparatevi a salire tutti i suoi 207 gradini per raggiungere la cima e conquistare una spettacolare vista della città.
Dopo aver camminato lungo le mura e aver scalato la Torre delle Ore, una sosta per prendere fiato è più che meritata.

Un luogo suggestivo nel quale fermarsi è Piazza dell’Anfiteatro, costruita nel 1830 dall’Architetto Nottolini seguendo l’impronta dell’antico anfiteatro romano. La piazza è un angolo raccolto nel quale si affacciano negozi e locali e che talvolta ospita manifestazioni musicali.

Una chicca?

Il centro della piazza è indicato da una mattonella di ceramica che funge da punto di intersezione fra i quattro archi a volta che consentono l’ingresso nella piazza.

Infine, non si può parlare di Lucca senza menzionare alcune delle sue chiese.

Gli amanti dell’architettura a sfondo religioso possono cimentarsi nella ricerca e nel conteggio delle 100 chiese che danno il soprannome alla città. Per chi preferisce circoscrivere la scoperta a un numero più ridotto di chiese la prima tappa è il Duomo di San Martino. Non è necessario essere architetti per scoprire a colpo d’occhio la sua particolarità. L’asimmetria del lato destro della facciata. All’origine di questa particolarità non ci sono errori di costruzione, semplicemente la necessità di adattare la struttura del Duomo alla presenza della già esistente torre campanaria.

Altre due chiese di particolare importanza sono:

  • quella di San Michele, sulla cui facciata si nota la raffigurazione di San Michele Arcangelo mentre uccide il drago

  • quella di San Frediano.

Piatti tipici:

Quando i morsi della fame si fanno sentire non c’è che l’imbarazzo della scelta quando si aprono i menu. Fra i piatti tipici spiccano:

  • la garmugia (una zuppa con piselli, carciofi, asparagi, fave, cipolla e pancetta),
  • i matuffi (un piatto a base di strati di polenta tenera alternati a strati di saporito sugo di carne),
  • le rovelline (fettine di carne impanate, fritte e cotte nel sugo di pomodoro)
  • il buccellato (una ciambella con uvetta e anice).

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