Casertavecchia: un borgo da non dimenticare

Quando si nomina Caserta, la prima cosa che viene in mente è la Reggia. Maestosa, col suo splendido parco è ormai entrata nell’immaginario collettivo di tutti, anche degli stranieri che arrivano da ovunque per visitarla. Tanto che spesso ci si dimentica quasi di visitare anche il resto della città e i suoi dintorni, come ad esempio Casertavecchia.

Ed è un vero peccato perché a una ventina di minuti di auto dal centro di Caserta, si trova un vero e proprio gioiellino. Stiamo parlando di Casertavecchia. Un borgo che ospita ormai meno di 200 abitanti, ma che nei tempi passati era un sicuro rifugio per la popolazione durante le incursioni dei Saraceni, grazie alla sua posizione in collina (infatti il suo nome antico era “Caserta hirta”).
La sua è una storia di dominazioni che si avvicendano. Dai Longobardi ai Normanni, dagli Svevi ai sovrani d’Aragona. Oggi Casertavecchia è uno dei monumenti nazionali del nostro Paese con il suo castello seppur in rovina, le sue strade che ci fanno fare un viaggio nel tempo e il suo Duomo e campanile, che la leggenda vuole essere stato costruito niente meno che dalle fate.

Cosa vedere a Casertavecchia

Il Duomo, chiamato anche Cattedrale, rispecchia tutti i passaggi che la città ha conosciuto, ma anche i restauri. Cominciato nel 1129, mantiene comunque una forma medievale, come dimostrano anche le decorazioni ricche di animali, piante e fiori, tipiche di quell’epoca. Una buona parte dell’edificio è stato realizzato in tufo lavico, tranne le 18 colonne – ognuna diversa – che sono di marmo.

Le colonne – stavolta di granito – sono anche protagoniste della piazza antistante al duomo, piazza Vescovado, dove si affaccia il Palazzo vescovile del XIII secolo e il seminario.

Come abbiamo accennato prima, il Castello di Torregalli, costruito nell’861, purtroppo oggi non è integro: rimangono ruderi e bifore che però ne fanno capire la maestosità. In origine infatti aveva ben 4 torri di avvistamento, che puntavano ai 4 punti cardinali, e una torre principale, alta 32 metri, circondata da un fossato.

Come arrivare a Casertavecchia

Oltre che con l’auto (prendendo l’uscita Caserta nord dell’autostrada A1), Casertavecchia è raggiungbile anche in autobus dalla stazione ferroviaria di Caserta, nei giorni settimanali. Nel caso optaste per la macchina, sappiate che dovrete lasciarla fuori dal borgo dato che la circolazione in auto non è consentita ai non residenti.
Noi vi consigliamo di visitarla nel tardi pomeriggio per poter visitare il Duomo e le chiesette del borgo e potervi trattenere fino a sera, in modo da girare tra i suoi vicoli molto suggestivi e scegliere di cenare in una delle sue tipiche trattorie.

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