Cosa vedere assolutamente a Vienna

Vienna è una di quelle città che mi ha sempre affascinata perchè sono un inguaribile romantica, e la principessa Sissi mi è rimasta nel cuore. Così ho deciso di fare un viaggio virtuale, e vedere cosa non bisogna perdersi di questa città.

Tappe storiche:

  • 1278 la città di Vienna legò il suo destino alla Casa imperiale asburgica con la reggenza di Rodolfo I. Sotto gli Asburgo ebbe grande incremento culturale e economico.
  • Nel 1365 fu fondata l’Università. Si sviluppò come capitale imperiale.
  • Dopo essersi liberata dall’assedio dei turchi nel 1683 grazie alla vittoria del principe Eugenio di Savoia, conobbe sotto l’impero di Maria Teresa (1740-1780) grande prestigio e sviluppo raggiungendo, con il censimento del 1754, i 175.000 abitanti, saliti a 250.000 all’inizio dell’Ottocento.
  • Durante l’epoca napoleonica fu occupata, ma non perdette il suo prestigio di capitale imperiale nonostante la maggiore importanza acquisita da altre capitali quali Berlino, Praga e Budapest.
  • A seguito dei moti rivoluzionati del 1848 riacquistò l’indipendenza e riprese il suo sviluppo con il giovane imperatore Francesco Giuseppe I che promosse un piano di ampliamento della città vecchia che con l’abbattimento dei vecchi bastioni e la realizzazione dei viali del Ring favorì la comunicazione con i quartieri periferici e l’abbellimento della città con nuovi palazzi.
  • Alla vigilia della prima Guerra mondiale, Vienna raggiunse i 2 milioni di abitanti.
  • Dopo il 1918 divenne la capitale, eccentrica e sproporzionata, dell’Austria, un piccolo stato che aveva poco a che spartire con la grandezza dell’impero austro-ungarico. Da allora ebbe inizio un calo demografico ed economico che si accentuò con la seconda Guerra mondiale.
  • Nel 1938 fu annessa alla Germania di Hitler e nel ’45 fu occupata dall’Armata Rossa e per dieci anni subì l’occupazione quadripartita degli Alleati.
  • 1955 conquistò la sua libertà grazie al Trattato di Stato.
  • 1979 viene inaugurata la UNO-City (“città dell’ONU”) che raggruppa nel suo modernissimo centro vicino al Danubio importanti organizzazioni delle Nazioni Unite ed alcune delle quali erano già state insediate in precedenza.

Ad oggi, Vienna è una città accogliente e confortevole, al contrario di chi pensa sia fredda. 

Ha un’intensa vita culturale, grazie ad alcuni grandi musei internazionali che hanno trovato spazio nelle grandi residenze della dinastia asburgica. 

Il Belvedere, il Museo di Belle Arti, l’Albertina, il Castello di Schonbrunn, meritano una visita anche se non si è appassionati d’arte.

Ma ecco quali tappe sono da fare assolutamente a Vienna!

HOFBURG PALACE

Questo Palazzo che ancora si erige maestoso e fiero, simbolo della signorilità e della regalità dell’animo viennese, è stato per molto tempo il centro politico dell’impero austriaco; oggi è la residenza del Presidente federale austriaco.

Il Palazzo imperiale è formato da un complesso di edifici di epoche diverse, si estende per una superficie di circa 240.000 mq. ed ospita importanti collezioni storiche e varie istituzioni culturali tra cui la Scuola spagnola d’equitazione e la Biblioteca nazionale austriaca.

La visita a quella che è stata la residenza invernale della famiglia imperiale conduce alla scoperta:

  • delle 18 sale degli Appartamenti Reali, ovvero gli ex appartamenti privati di Francesco Giuseppe e di Elisabetta in gran parte con gli arredi originali (particolarmente interessanti: la grande sala delle udienze, lo studio dell’imperatore, la sala da toeletta e da ginnastica e la camera da bagno dell’imperatrice, la sala da pranzo imperiale e le stanze affrescate da Bergl usate come spogliatoio);
  • del Museo delle Argenterie di Corte con i suoi sontuosi servizi da tavola, le preziose raccolte di porcellane orientali, di Sèvres e di Meissen, le stoviglie d’argento massiccio;
  • del Museo dedicato a Sissi che attraverso numerosi oggetti personali (abiti, gioielli, ritratti) racconta la storia della imperatrice d’Austria, una delle donne più belle e discusse della sua epoca, dalla gioventù in Baviera fino alla morte per mano di un anarchico italiano nel 1898.

DUOMO DI SANTO STEFANO

All’esterno lo sguardo è catturato dal magnifico tetto formato da 250.000 tegole colorate che disegnano lo stemma austriaco, e dall’elegante campanile, chiamato affettuosamente Steffl(Stefanino) con la sua guglia affusolata.

Una cupola rinascimentale copre invece, la torre nord (rimasta incompleta), nota per ospitare la Pummereinla grande campana dal peso di oltre 20 tonnellate ottenuta dalla fusione dei cannoni sottratti ai turchi durante l’assedio della città del 1683.

Passando attraverso il Portale dei Giganti(Riesentor) fiancheggiato dalle  Torri gemelle dei Pagani, entrambi testimoni delle origini romaniche dell’edificio, si entra nel duomo.

All’interno, nella navata centrale, spicca il pulpito di pietra in stile gotico – fiammingo su cui sono raffigurati i quattro Padri della Chiesa il cui autore (anonimo) si è autoritratto mostrandosi nella finestrella alla base della colonna che sostiene il pulpito.

Degni di nota: 

  • il Coro delle Donne con la quattrocentesca pala altare di Wiener Neustadt decorata con scene di vita della Vergine,
  • il monumento funebre di Rodolfo IV, fondatore della cattedrale;
  • il Coro degli Apostoli con la tomba dell’imperatore Federico III in marmo rosso; 
  • la statua alla base dell’organo (1513) di Anton Pilgram (raffigurato con squadra e compasso) posta dal maestro a firma dell’opera stessa.

Oltre alle cappelle e ai numerosi altari, suscitano interesse le leggende legate ad alcune statue:

  • la Madonna dei Servi, donata da una nobildonna dopo aver accusato  a torto la propria domestica di aver rubato;
  • la Madonna di Pécs capace, si dice, di versare lacrime di dolore;
  • il Cristo crocifisso con una barba che sembra essere vera e che, pare, continui a crescere.
  • Sotto il Duomo si trovano le Catacombe dove nella cripta dei Duchi sono custodite le urne contenenti le viscere dei membri degli Asburgo.

MUSEO DELLA STORIA DELL’ARTE

L’imponente edificio in stile neo-rinascimentale sormontato da un’alta cupola ospita una notevolissima Pinacoteca, oltre ad interessanti Collezioni, come quella Egizia e Orientale, d’Arte Antica, di Scultura, di Arti Decorative e quella di Numismatica. 

In particolare, al piano rialzato sono collocate le antichità egizie, greche e romane, nonché la raccolta d’arte plastica e decorativa.

Sculture di bella fattura, pregevoli statuette in bronzo e sorprendenti lavori di oreficeria come la la celebre Saliera in oro di Benvenuto Cellini con l’allegoria della Terra e del Mare, originali intarsi d’avorio.

Il primo piano del museo ospita invece la Gemäldegalerie che comprende moltissimi capolavori dell’arte pittorica fra cui:

  • l’”Allegoria della pittura” di Vermeer,
  • la “Madonna nel verde” di Raffaello,
  • i dipinti delle Infanti di Velasquez,
  • la “Madonna del Rosario” di Caravaggio,
  • Elena Fourment” di Rubens, 
  • diverse opere di Rembrandt,
  • Tintoretto,
  • Tiziano,
  • Dürer,
  • Jacques-Louis David,
  • nonché la più vasta raccolta al mondo di opere di Bruegel il Vecchio.

MUSEO DELL’ALBERTINA

Ospitato nell’antico palazzo Taroucca, sul bastione degli Agostiniani, il Museo dell’Albertina custodisce una delle più complete e prestigiose collezioni al mondo d’arte grafica dal XIV sec. ai nostri giorni, la Graphische Sammlung. 

La collezione conta 50.000 disegni ed acquarelli ed oltre un milione di stampe di artisti antichi e moderni, tra cui: 

  • Michelangelo,
  • Raffaello,
  • Leonardo,
  • Cranach il Vecchio,
  • Dürer,
  • Rubens,
  • Klimt,
  • Picasso, 

Le opere sono esposte al pubblico a rotazione (se siete fortunati magari potrete ammirare la celebre “Lepre” di Dürer, considerata il gioiello – simbolo del museo).

Inoltre, vista l’abbondanza delle sue opere, l’Albertina organizza periodicamente delle mostre riservate a uno o più celebri artisti. 

Oltre alla collezione di arte grafica, il museo viennese ospita anche una collezione di architettura e una fotografica.

Un altro aspetto interessante dell’Albertina sono le “sale di rappresentanza” asburgica.

21 splendidi ambienti, rinnovati e arredati, disposti su due piani del palazzo che trasportano il visitatore indietro nel tempo, evocando l’età del Neoclassicismo e la vita privata e cerimoniale degli Asburgo che vivevano nel Palazzo.

PRATER DI VIENNA

 Il famoso parco nel centro della città tanto caro ai viennesi che affollano i suoi prati e i suoi viali alberati disseminati di caffè, ristoranti e chioschi è considerato uno dei dieci parchi cittadini più belli del mondo. 

Un tempo riserva di caccia imperiale, oggi il cosiddetto “Prater verde” è il luogo ideale per passaeggiare, fare jogging, andare in bici o girarlo in lungo e in largo con il piccolo trenino Liliputbahn.

La parte iniziale è occupata dal Volksprater anche detto “Würstelprater”(dal nome di una popolare maschera viennese), il grande parco dei divertimenti con oltre 250 attrazioni .

Si va dalle nostalgiche montagne russe all’ultamoderno simulatore di volo passando per il trenino dell’orrore, l’ottovolante coperto, l’intramontabile teatrino delle marionette e persino un museo delle cere.

Tra le attrazioni  “svetta” la celebre Riesenrad, la ruota panoramica, inaugurata nel 1897 (e risistemata nel 2008) e divenuta uno dei simboli di Vienna.

La ruota permette di godere di una bella vista sulla città da un’altezza di quasi 65 metri.

Non si può dire di essere stati a Vienna se non si sale sulla Grande Ruota!

Vicino alla ruota si trova il Planetarium che grazie allo speciale proiettore a raggi laser, concede a grandi e bambini fantastici viaggi nel cielo stellato.

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